Basilica di San Marco: uno dei tesori della città di Venezia Ruth 20 Marzo 2020

Basilica di San Marco: uno dei tesori della città di Venezia

La Basilica di San Marco è il più imponente tempio cattolico della città di Venezia, ma sicuramente anche una delle testimonianze più grandi di quella che è stata l’architettura bizantina, specie nel veneto. E’ praticamente impossibile fare un viaggio a Venezia e non fermarsi sbalorditi davanti a questo tempio meraviglioso, anche perché, essendo situato in una delle zone più centrali del complesso intreccio di canali che costituisce la città, è proprio impossibile che passi inosservato.

Oggi giorno la Basilica di San Marco funge praticamente anche da Cattedrale di Venezia, ma in precedenza fu anche utilizzata come cappella personale dal Duce e della sua famiglia, che vi accedevano direttamente dall’attiguo Palazzo Ducale, senza quindi neppure toccare il suolo pubblico. Col passare dei secoli, e grazie al contributo dei più ricchi mercanti di Venezia che effettuavano versamenti volontari per abbellirla e migliorarla costantemente, questa già bellissima basilica ha acquistato sempre più splendore, fino a diventare il gioiello che è oggi.

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Storia e costruzione della Basilica

La costruzione fu iniziata nell’anno 828, e terminata dopo soli 4 anni, con lo scopo di conservare tutte le reliquie di San Marco Evangelista prese in Alessandria d’Egitto in seguito a vittoriose guerre. Nella sua prima costruzione, essa fu concepita con una pianta base a forma di croce greca coperta da una cupola più altri cinque bracci separati, ma durante una sommossa popolare avvenuta nel 975 la basilica fu totalmente distrutta e bruciata.

Fu solamente nel secolo XI che si decise di ricostruirla, ed i lavori furono affidati ad architetti e mano d’opera bizantini. A partire dal 1063 quindi si iniziò tutto da capo e, dopo circa dieci anni di lavori, il tempio fu finalmente consacrato. Una legge emanata qualche anno dopo dalla stessa Repubblica Veneziana, stabiliva che tutti i mercanti ai quali gli affari andavano bene dovessero versare volontariamente un piccolo tributo a San Marco, con lo scopo di raccogliere fondi per abbellirne le decorazioni, e fu così che iniziarono ad essere commissionati i primi meravigliosi mosaici.

Cavalli di San Marco, una scultura impressionante

La facciata principale della Basilica di San Marco si propone di grande impatto con la famosa scultura della ‘Quadriglia trionfale’, più nota come ‘I cavalli di San Marco. Ancora oggi si discute circa l’origine di questa opera d’arte, e si leggono pareri contrastanti in merito; c’è chi afferma che essa ha un’origine greca, chi è convinto che sia invece bizantina, e chi ancora (la più recente delle ipotesi) ha stabilito che la sua origine è indubbiamente romana, datandone la creazione tra i secoli II e III dopo Cristo.

Ad ogni modo, la storia di questi cavalli non si ferma a Venezia, seppur momentaneamente. Sembra infatti che nel 1797 Napoleone Bonaparte, fortemente innamorato di questa scultura, ne ordinò il trasferimento a Parigi per adornare l’Arco di Trionfo, ma che successivamente, dopo che fu mandato in esilio a Sant’Elena, essa fu restituita alla città di Venezia nel 1815.

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I mosaici della Basilica, più di 8000 mq di superficie

Avete presente le dimensioni di un campo di calcio? Ecco, questa è più o meno la superficie dell’interno della Basilica di San Marco oggi ricoperta dall’infinità di mosaici (la maggior parte dei quali decorati con oro, argento e pietre preziose) creati al suo interno in un lasso di tempo di circa otto secoli; queste bellissime composizioni ricoprono pareti e cupole del tempio e rappresentano storie del vecchio e del nuovo testamento, episodi della vita di Gesù, la Vergine Maria, e diverse altre figure allegoriche.

L’intarsio creato a regola d’arte e la particolare disposizione delle diverse specie di pietre preziose poste in abbinamento con elementi di oro e argento smaltati sapientemente, fa si che si venga a creare un meraviglioso gioco di luci ammirando l’altare, ed alcune guide turistiche locali suggeriscono addirittura di visitare la basilica almeno in due diversi orari della giornata, per poter meglio apprezzare l’impatto ottico che sa offrire.

La Pala d’Oro, un’opera d’arte unica all’interno di San Marco

Alle spalle dell’Altare principale della basilica di San Marco si trova la celebre ‘Pala d’Oro’, un complesso e raffinato capolavoro di oreficeria decorato sia nella sua parte anteriore che in quella posteriore, e realizzato a piccoli passi tra il secolo X e XV da vari artigiani bizantini.

Questa grande opera di ‘ritaglio’ fu successivamente rifinita con smalti di oro laccato ed argento, a loro volta arricchiti dalla presenza di pietre preziose come rubini, perle, zaffiri etc…, e rappresenta oggi una attrazione nell’attrazione per le migliaia e migliaia di turisti che affollano sempre più numerosi i canali di Venezia.

Ben 1300 perle, 300 zaffiri, 300 smeraldi, 100 ametiste ed altrettanti rubini e topazi scintillano nella già grande maestosità di quest’opera d’arte, rendendola davvero stupefacente e degna di una visita più accurata; a questo proposito si consiglia di prenotare il biglietto d’entrata almeno un giorno prima, per evitare le lunghissime code spesso presenti all’ingresso della basilica.